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Documento SItI-CARD per la vaccinazione a domicilio

logoLa campagna vaccinale sta entrando nel vivo con l’aumento del numero di dosi in arrivo: serve uno sforzo organizzativo straordinario e i Dipartimenti di Prevenzione devono essere i registi di questa intensa attività vaccinale che ci porterà finalmente fuori dalla pandemia. Un’esperienza trentennale come quella degli operatori di sanità pubblica in campo vaccinale non si può costruire con un webinar né con formazione estemporanea. Tutti gli operatori del Sistema sanitario possono e devono concorrere a questa campagna straordinaria di vaccinazione di massa, ma per garantire la correttezza dei processi, i risultati e il monitoraggio delle attività è fondamentale che la regia sia in mano agli specialisti della vaccinazione, i medici igienisti che per curriculum professionale e attività di campo da sempre si occupano della tutela della salute pubblica e di interventi di prevenzione attiva su grandi numeri di persone sane.
In questa particolare fase della campagna vaccinale è necessario porre attenzione a tutte le categorie della popolazione da vaccinare, ma in particolare a quella dei “fragili”, fascia in cui si verifica la maggior parte dei ricoveri e dei decessi. Attualmente, la vaccinazione in questo gruppo di pazienti incontra ritardi e problemi, soprattutto a domicilio.
Nell’ottica di ottimizzare la campagna vaccinale, quindi, è fondamentale stabilire una modalità e porre un’attenzione particolare ai pazienti oggi assistiti a casa, allettati, non trasportabili o con condizioni cliniche che non consentono l’accesso ai centri vaccinali. Si stima un bacino di utenza tra i 400.000 e i 500.000 soggetti. Si tratta di persone in larga parte anziane, ma anche adulte, affette da patologie croniche invalidanti o in fase terminale, con gravi disabilità congenite o acquisite o in condizioni di non autosufficienza o costrette a casa da barriere architettoniche o geografiche. La vaccinazione a casa si può e si deve fare per tre motivi fondamentali. Il primo obiettivo è quello di soddisfare un bisogno essenziale con un’azione preventiva dal primario valore etico e di rispetto del diritto alla salute; il secondo è quello di offrire pari opportunità di protezione ad una fascia molto fragile e a rischio di “under-treatment”. Infine, si contribuisce così all’incremento degli indici di copertura vaccinale generali. A tal fine abbiamo ritenuto opportuno elaborare in collaborazione con CARD un documento di indirizzo con modalità operative che permettano la vaccinazione di tale target nel più breve tempo possibile. Raggiungere questa categoria di persone a casa costituisce un dovere da parte delle Istituzioni pubbliche, nonché un diritto irrinunciabile di tali pazienti. Dare copertura vaccinale a questa fascia di popolazione ad alto rischio contribuisce a ridurre la diffusione del virus ed evitare i ricoveri impropri negli ospedali o nelle strutture residenziali, migliorare la continuità assistenziale complessiva - anche vaccinale - ed effettuare una presa in carico globale delle persone più vulnerabili. Ciò si potrà fare con una stretta collaborazione tra Medici di Famiglia, il personale del Distretto Socio-Sanitario e i Dipartimenti di Prevenzione.
Competenze, alleanze, sinergie e cooperazione saranno fattori determinanti per il futuro della sanità pubblica.

Antonio Ferro

S.It.I. - Società Italiana di Igiene, MEDICINA PREVENTIVA E SANITA' PUBBLICA

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