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Antinfluenzale: per la SItI un baluardo ma NITAG solleva dubbi

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logoUn aspetto rilevante correlato all’epidemia da COVID-19 è stato il drammatico calo delle coperture vaccinali sia per le immunizzazioni dell’età pediatrico-adolescenziale che per quelle raccomandate nell’adulto e nell’anziano. Paradossalmente nello stesso periodo a livello globale – prosegue la SItI in un comunicato stampa recente – è stato più volte ribadito come l’assenza di un vaccino contro COVID-19 rappresenti la principale causa della drammatica situazione sanitaria ed economica in cui si trova il nostro pianeta. Tale considerazione ci deve portare a riflettere come sarebbe il mondo senza i vaccini che ci hanno portato ad eliminare gravi malattie, talora mortali, che la memoria collettiva ha messo nel dimenticatoio quali difterite e poliomielite. Allo stato delle attuali conoscenze è probabile che nella prossima stagione autunno-invernale vi possa essere un ritorno su più larga scala dei contagi da nuovo coronavirus SARS-CoV-2. In tale situazione la SItI afferma con forza “come sia fondamentale proteggere la popolazione con particolare riguardo alle fasce fragili, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, compresi i vaccini già disponibili per altre patologie che rappresentano uno strumento formidabile di prevenzione primaria. Il gruppo indipendente di esperti sui vaccini del Ministero della Salute (NITAG) ha invece diffuso una nota che esprime molte criticità organizzative oltre al rischio di ingenerare aspettative eccessivamente ottimistiche in merito alle misure della circolare ministeriale sulla prossima campagna di vaccinazione antinfluenzale. “Aver indicato tra le finalità della vaccinazione antinfluenzale - scrive il NITAG - la facilitazione della diagnostica differenziale con COVID-19 e il non aver evidenziato i limiti di efficacia che caratterizzano questa vaccinazione rischiano di ingenerare aspettative eccessivamente ottimistiche”.